Con AIF puoi installare un impianto fotovoltaico con ZERO PROBLEMI perché prima aggiorniamo tutte le normative vigenti presenti per darti la certezza al 100% che in futuro non ci siano richieste integrative da parte degli enti di controllo. Le fatture di acquisto vengono verificate dall’Agenzia delle Entrate con un indicatore di rischio, controllando se dal 2014 al 2025 sono state seguite le undici normative aggiornate. Offriamo consulenza gratuita per garantire che il tuo impianto sia a norma ed evitare problemi futuri. Puoi contattarci per installazioni, sostituzioni di componenti o aggiornamenti documentali. Essere in regola è obbligatorio per evitare richieste di integrazione o la perdita degli incentivi.
Con la fine delle tariffe di maggior tutela, i costi delle bollette sono diventati imprevedibili. Installare un impianto fotovoltaico è diventato essenziale per una sana gestione delle spese di casa.
È riservato a chi installa un impianto fotovoltaico in un comune con meno di 50.000 abitanti nell’ambito di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) o in gruppi di autoconsumatori.
Per presentare domanda, hai tempo fino al 30 novembre 2025.
L’incentivo a fondo perduto copre fino al 40% delle spese ammissibili. Per i tipici impianti domestici fino a 20 kW, il tetto di spesa su cui viene riconosciuto l’incentivo è di 1.500 €/kW.
In termini pratici, un impianto domestico da 6 kW può ricevere un contributo massimo di 3.600 euro — pari al 40% di 9.000 euro di spesa ammissibile, più che sufficiente ai prezzi di mercato attuali.
Una domanda frequente riguarda quali costi rientrano nell’incentivo. Il contributo PNRR copre una vasta gamma di spese: l’impianto fotovoltaico completo, il sistema di accumulo, le infrastrutture smart e accessorie, le connessioni e opere elettriche o civili, e anche i costi tecnici.
In pratica, il bonus 40% copre tutto il necessario per realizzare e attivare l’impianto fotovoltaico in CER, dalla A alla Z.
È importante distinguere tra la scadenza per presentare la domanda e il termine entro cui l’impianto deve essere realizzato.
Per questo particolare incentivo, prima dovrai presentare la domanda — entro il 30 novembre 2025 — e solo dopo inizierai a realizzare l’impianto, che potrà essere completato entro il 30 giugno 2026. Addirittura c’è tempo entro il 31 dicembre 2027 per l’entrata in esercizio vera e propria.
Dopo l’approvazione della richiesta di incentivo, potrai ottenere una prima tranche pari al 30% del contributo a fondo perduto. Il restante 70% dell’incentivo lo riceverai a impianto ultimato.
Uno dei limiti del bonus 40% PNRR è la maggior burocrazia e la tempistica più lunga per installare l’impianto. Per chi avesse fretta di sfruttare subito i benefici di un impianto fotovoltaico, la classica detrazione al 50% costituisce un’alternativa valida e sicura.
Anche in questo caso, un tecnico competente potrà suggerirti la soluzione più adatta al tuo caso specifico.
Per ottenere il bonus 40% a fondo perduto è necessario aderire a una CER (Comunità Energetica Rinnovabile) o ad un gruppo di autoconsumatori.
In generale, aderire a una CER conviene perché, oltre al contributo 40%, otterrai un incentivo sull’energia condivisa e anche bollette più basse.
Tuttavia alcune CER possono rivelarsi più vantaggiose di altre. Scegliendo una comunità ben organizzata, trasparente nella ripartizione dei benefici e con profili energetici compatibili con il tuo, potrai massimizzare i tuoi guadagni.
A tale proposito conviene valutare le proposte che AIF e NORMATIVAFOTOVOLTAICO non solo per verificare prezzi e soluzioni proposte per l’impianto, ma anche per confrontare i vantaggi della CER consigliata .I nostri funzionari ti aiuteranno poi in tutte le pratiche per l’adesione.
per chi ha già un impianto fotovoltaico in conto energia. E’ obbligatorio sia a norma con le nuove normative vigenti a marzo 2025.
a quello convenzionato con il GSE. E’obbligatorio sia a norma con le nuove normative vigenti a marzo 2025 precedente.
per un impianto fotovoltaico già esistente in conto energia. E’obbligatorio sia a norma con le nuove normative vigenti a marzo 2025
da installare su impianto già esistente. E’obbligatorio sia a norma con le nuove normative vigenti a marzo 2025precedente
Fotovoltaico + Accumulo + inverter + 10 anni di garanzia + registrazioni ,costi d’istruttoria, portale terna, portale tecnico Gaudì, pratica evasa con garanzia.
È obbligatorio sia a norma con le nuove normative vigenti a marzo 2025





5 novembre 2025, ore 17:00 Evento online – diretta gratuita su YouTube e Facebook
Le locazioni turistiche rappresentano una parte fondamentale dell’offerta ricettiva di Verona. Le recenti proposte di regolamentazione sollevano interrogativi importanti sul futuro del settore e sull’equilibrio tra turismo e residenza. Durante il webinar saranno analizzate le implicazioni giuridiche, fiscali ed economiche, con il contributo di esperti e rappresentanti istituzionali:
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In collaborazione con AIF AMMINISTRAZIONE ITALIANA FOTOVOLTAICI
La Cittadella Torre centrale 9
piano Sottopassaggio Saggin 2
Stanga Padova
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Ma nessuno ha visto la GAZZETTA UFFICIALE o quanto meno pubblicato sul portale GSE pertanto la richiesta arriva senza preavviso anche dopo 15 anni ricordatevi che avete una convenzione pubblica per 20 anni e per tutta la durata dell’impianto il GSE vi sottrae 30,00€ + iva ad impianto (36,60)per i costi amministrativi che diventano così le VERIFICHE ISPETTIVE
È il socio unico economico del ministero dell’agenzia delle entrate fondato a Roma nel 1999 l.79/99 penso possa far riflettere come ministero.
AIF ti informa in maniera preventiva per capire cosa devi integrare come documentazione che il GSE ti chiederà , non si tratta solo dei documenti inviati a suo tempo richiesti per l’entrata in esercizio dell’impianto ma una serie di certificazioni che non servivano prima e con le nuove normative che succedono a quelle precedenti entrano in vigore e pertanto è meglio tutelarsi in anticipo.
Il Decreto Controlli verifica se il soggetto responsabile di un impianto fotovoltaico ha aggiornato la documentazione richiesta prima con il “Nuovo regolamento per il mantenimento degli incentivi “pubblicato il 22 dicembre 2023 poi l’ultimo aggiornamento documentale di ottobre 2024 e le ultime quattro normative tra novembre 2024 e marzo 2025.
Tra chi ha investito nel fotovoltaico negli anni passati continuano a circolare opinioni infondate sulle modalità delle ispezioni del GSE: l’incentivo non è un diritto immutabile e permane il rischio di incappare in qualche sanzione, visto che le verifiche sono in aumento.
Molti proprietari di sistemi fotovoltaici in Italia sono tuttora convinti che il GSE non effettuerà più controlli, dopo diversi anni sui loro impianti, alimentando così una serie di false obiezioni che riguardano le attività del Gestore dei servizi energetici.
“Il mio impianto è in regola”, “l’incentivo è un mio diritto”, “il GSE ha già controllato”, “troveremo un accordo dopo l’eventuale esito negativo del controllo”, “di certo non dovrò restituire le somme già percepite”, sono alcuni esempi delle errate convinzioni che continuano a circolare tra chi ha investito nel fotovoltaico.
l punto, invece, è che il GSE ha il pieno diritto di eseguire le verifiche successive sugli impianti incentivati, con ispezioni solo documentali sulle installazioni interessate, per valutare la correttezza della documentazione inviata a suo tempo .
Che l’impianto funzioni perfettamente, senza inconvenienti, da quando è stato installato, ricevendo gli incentivi previsti dal Conto energia di riferimento, non è uno “scudo” che può ripararci dai temuti controlli.
Il GSE, infatti, inizialmente ha svolto perlopiù delle verifiche quantitative, per accertare la presenza di tutti i documenti richiesti per concedere o meno l’incentivo, senza preoccuparsi più di tanto se questi documenti erano effettivamente corretti. Nella fase-boom del fotovoltaico, al GSE arrivavano fino a 3.000 domande giornaliere: in sostanza, se il GSE avesse controllato tutto in modo approfondito, questo settore non sarebbe mai potuto partire.
Qualche problema, può sempre emergere dalle ispezioni svolte negli anni successivi alla realizzazione dell’impianto, con irregolarità e violazioni di diverso tipo, compiute anche in buona fede, che possono riguardare aspetti istituzionali, o relativi agli operatori e ai materiali impiegati
Ad esempio, gli eventuali problemi riscontrati possono discendere da normative farraginose e interpretabili, chiarimenti in corso d’opera, scarsa conoscenza delle procedure amministrative-burocratiche, certificazioni non veritiere, fornitori che si sono rivelati inaffidabili e così via.
L’incentivo, di conseguenza, non è un diritto immutabile, perché il GSE potrebbe in qualsiasi momento riscontrare un errore o un’anomalia e così rideterminare l’incentivo, o farlo decadere nei casi peggiori di violazioni rilevanti.
In altre parole: anche se l’impianto funziona nel migliore dei modi, il titolare dello stesso può perdere l’incentivo dopo un controllo, con tanto di restituzione delle somme indebitamente percepite fino a quel momento, perché il GSE può disporre il recupero del denaro già erogato.
Torniamo così alle illusioni infondate: pensare di essere inattaccabili perché si ritiene di aver fatto tutto in modo corretto, purtroppo, rischia di esporre chi ha installato un impianto FV a una perdita totale o parziale dell’incentivo, a un danno economico che potrebbe rimettere totalmente in discussione la convenienza dell’investimento.
Quindi è di fondamentale importanza farsi trovare preparati per un’eventuale ispezione, facendo svolgere un’analisi preventiva, mirata all’incentivo, per limitare le conseguenze negative dei controlli e definire una linea difensiva in anticipo.
AIF è dalla tua parte scrivi per avere un appuntamento nella tua zona
Certo che il call center del GSE era una cooperativa chiamata Almaviva di 1500 operatori oggi è un Contact Center sempre di Almaviva che risponde alle chiamate e non sanno neppure se un impianto produce o meno, se il soggetto responsabile di impianto ha sostituito un inverter o modulo o installato una batteria d’accumulo oppure chi è e cosa fa la direzione legale o la direzione verifiche del GSE e vi possono aiutare solo per raccontarvi quando avrete i prossimi pagamenti.
Abbiamo chiamato più volte in vivavoce con diversi operatori e non sanno cosa sia il “DECRETO CONTROLLI” e cosa il soggetto deve integrare come documentazione ,è stupefacente.