Una svolta normativa per l’installazione degli impianti
Cosa prevede il decreto
Il decreto‑legge 175/2025, pubblicato a novembre 2025, modifica il Testo Unico delle Rinnovabili per accelerare i tempi di autorizzazione e rilanciare gli investimenti nel fotovoltaico . Il provvedimento richiede a regioni e province autonome di individuare, entro 120 giorni, nuove zone dove installare impianti da fonti rinnovabili oltre a quelle già previste .
Aree idonee: elenco e restrizioni
Il decreto introduce gli articoli 11‑bis e seguenti nel Testo Unico Rinnovabili, definendo le aree considerate idonee per il fotovoltaico. Sono compresi siti con impianti esistenti (potenziamenti senza aumento dell’area superiore al 20 %), cave e miniere dismesse, discariche, infrastrutture ferroviarie, autostradali, aeroportuali e beni del demanio . A queste si aggiungono le superfici vicine alle autostrade (entro 300 m), edifici e pertinenze, aree industriali, invasi idrici e parcheggi coperti . Le installazioni a terra in zone agricole restano limitate: solo le comunità energetiche rinnovabili o gli impianti agrivoltaici che lasciano spazio alle colture possono accedere a queste zone .
Implicazioni per chi installa
La riorganizzazione delle aree idonee punta a semplificare la burocrazia e a centralizzare le regole, raccogliendo in un unico decreto norme prima distribuite tra il D.Lgs. 199/2021 e il Testo Unico. Per installatori e proprietari significa maggiore certezza su dove si può realizzare un impianto e quali procedure autorizzative seguire. La possibilità di utilizzare aree industriali, parcheggi e strutture esistenti riduce il consumo di suolo e offre nuove opportunità a imprese e amministrazioni locali. Allo stesso tempo, la conferma dei limiti nelle zone agricole richiede di studiare soluzioni agrivoltaiche compatibili con l’attività agricola. Un post del blog può spiegare in dettaglio le categorie di aree, evidenziare le opportunità di investimento e sottolineare l’importanza di affidarsi a professionisti qualificati.